Storia e racconti di uno dei più importanti ritrovamenti Italiani di tutti i tempi.
Sulla loro datazione, su chi li abbia ideati e quali personaggi greci rappresentino i Bronzi di Riace esistono dodici ipotesi accreditate ...
Meraviglia artistica del nostro paese, i Bronzi di Riace affascinano ancor di più per quel velo di mistero che ancora oggi li caratterizza..
I Bronzi di Riace sono due statue bronzee raffiguranti due uomini nudi, originariamente armati di scudo e lancia, divenuti simbolo della città di Reggio Calabria. Stando alle fonti ufficiali, le statue furono rinvenute in perfetto stato di conservazione nell agosto 1972 da un sub Romano, Stefano Mariottini, nei pressi del comune di Riace Marina a 200 metri di distanza dalla costa e 8 mt di profondità. Risalenti probabilmente alla metà del V sec. a.C., annoverati tra le testimonianze più significative dell’arte greca classica, sono stati restaurati più volte fino a tornare, come le vediamo oggi, all’antico splendore. Si ritiene essi abbiano a che fare con il mito dei Sette a Tebe e che quindi facciano parte di un gruppo di statue, per la precisione 5. Ma allora perchè ne vediamo due? Da questa domanda parte la leggenda secondo la quale sarebbe stata ritrovata una terza statua, a braccia aperte come indicato dallo stesso Mariottini al momento della denuncia del ritrovamento, nonchè uno scudo e delle lance. Ed effettivamente i bronzi sono posizionati entrambi come se sul braccio sinistro ci dovesse essere uno scudo, nella mano destra una lancia. E se quindi i due bronzi fanno parte del mito dei Sette a Tebe, la statua a braccia aperte di cui parlò Mariottini avrebbe dovuto rappresentare la madre dei due intenta a separarli.
All’appello comunque ne mancherebbero ancora due, che dovrebbero rappresentare, stando al mito, Tiresia, l’indovino cieco e Antigone. A riguardo c’è chi dice che la terza statua sia stata venduta agli USA illegalmente, ad ogni modo anche i verbali non sono chiari e ci sono state tante illazioni a riguardo che però molto probabilmente non troveranno mai una risposta certa. Ciò che è certo, oggi a 50 anni precisi dal ritrovamento è che vale assolutamente la pena andare a godere dello spettacolo di persona al Museo Archeologico Nazionale di RC dove oggi i bronzi, famosi in tutto il mondo, sono conservati.
Maggio 30 2022
Posto magnifico, ed esperienza fantastica grazie agli audio di Civiglio.
Giugno 1 2022
Trovarsi davanti un'opera d'arte ed ascoltare una storia nello stesso momento è una bella esperienza. Un grande aiuto nella comprensione di ciò che si vede.
Agosto 12 2022
Ho sempre ammirato statue ed opere d'arte con superficialità. Una spiegazione dettagliata al momento giusto mi ha fatto apprezzare particolari che non avrei potuto notare. Grazie Civiglio!
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